DELIRIO, EUFORIA, ESTASI ….sul pulman che ha portato i ragazzi del nostro ormai glorioso club a San Siro per vedere uno spettacolo nello spettacolo, il grande Milan di Leonardo.
E’ il Milan di Berlusconi, che non spendendo praticamente nulla, si trova attualmente in una situazione di forma stupenda, mettendo in vetrina alcuni gioielli che aveva gia’ in casa, ma che lo scorso anno non sono mai scesi in campo, causa infortuni.
E’ il Milan dei Borriello, dei Thiago Silva, dei Nesta, dei grandi Ronaldhino e Pato, dei sempre splendidi Pirlo e Seedorf, dell’intraprendente Antonini, del giovane Abate, ma soprattutto del nostro capitano e uomo simbolo Massimo Ambrosini, si il nostro Arsenio Lupin!!!
Una sola squadra in campo al “Meazza” . Al Milan bastano poco più di venti minuti per avere la meglio di una Sampdoria venuta a Milano con intenzioni bellicose..
Il 3-0 finale è frutto delle reti di Borriello al 2′, Seedorf al 21′ e Pato al 23′ del primo tempo e della grande vena di Ronaldinho. Nella ripresa solo accademia per la squadra di Leonardo, che rafforza il secondo posto in classifica.
Se il buon giorno si vede dal mattino, Delneri capisce subito che sarà un sabato da incubo. Passano poco più di sessanta secondi e il Milan è in vantaggio: Antonini anticipa Padalino, innesca Ronaldinho, che pesca in area Borriello per l’1-0 di testa. La Samp barcolla, lascia praterie in difesa e da lì a poco i rossoneri affossano la partita. Prima Seedorf chiude in rete una bella combinazione con Dinho, poi Pato sfrutta una torre di Borriello per fare “tris”. E a metà tempo la partita è bella che chiusa.
L’unica buona notizia per Cassano e compagni (o per i loro fantasmi) è che l’ex Barça è costretto a uscire precauzionalmente poco dopo la mezzora per quella che dovrebbe essere una leggera contrattura. In pratica qui finisce la partita nel senso più agonistico del termine e inizia l’esibizione. Con i liguri sempre spettatori non paganti.
Chi si aspetta una reazione doriana nella ripresa si deve ricredere perché è sempre il Milan, davanti agli occhi del nostro grandissimo Presidente, a fare il gioco, se proprio non si vuol parlare di “torello”. Prima dell’inevitabile turnover in vista delle trasferta svizzera di Champions League. Di gol, però, non se ne vedono più. In compenso si guadagna la presenza anche Dida, che all’83’ è chiamato alla prima parata su tiro dalla distanza di Tissone…
Lieta sorpresa per noi nell’anticipo serale , la vittoria della Juventus contro la seconda squadra di Milano, che riapre il campionato e ci proietta a -4 punti dalla vetta.
Ci aspettano ancora 4 partite nel girone di andata e 19 nel ritorno, tra cui lo scontro diretto nel derby, che urla vendetta….
Quindi campionato apertissimo, ora pensiamo allo Zurigo con la solita determinazione delle ultime partite. Forza ragazzi !!!